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Proposta comunicazione organi di informazione sensibile

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Messaggio  efraim Mar Nov 08, 2011 6:51 pm

Ho trovato un paio di media che danno spazio a proposte dei lettori:
http://www.megachip.info/finestre/lettere/7112-eurobancorlira.html
e
http://www.lettera43.it/economia/macro/28480/tutti-schedati-digitali.htm
a prescindere dal valore e fattibilità delle proposte, penserei di rivolgermi a queste con una lettera mirata a realtà informative di questo tipo, ricalcata da quella per i soci di banca etica locali, contatto personale, che riporto di seguito (se la sottoscrivete possiamo inviarla sostituendo la prima persona singolare con quella plurale, che è meglio). Se nessuno obbietta né sottoscrive, procedo singolarmente, ok?
Cambiando l'intestazione, l'idea sarebbe questa:

Cari [...]una proposta innovativa che stiamo avanzando per recuperare centinaia di miliardi all’anno di evasione fiscale, inclusa quella mafiosa e criminale (senza per questo legalizzare il crimine, anzi: rendendone molto più facile il contrasto almeno per quello ingente, imponendogli di pagare le imposte su tutti i redditi percepiti, individuandoli tutti e rendendo così molto più problematico nasconderne la natura). È giusto da qualunque punto di vista per cui la legge debba essere uguale per tutti. La convenienza è evidentemente enorme per la stragrande maggioranza della popolazione, inclusi i piccoli e medi evasori, date la composizione dell’evasione e la possibilità di abbassare davvero le tasse per chi ne paga o pagherebbe troppe. La necessità, in queste circostanze storiche, è evidente e assoluta: non farlo sarebbe drammatico.
Perciò ci sono le condizioni e il bisogno di creare una mobilitazione per imporre la cosa a qualunque governo (difficilmente la accetteranno altrimenti): le circostanze sono favorevoli e la natura della proposta è tecnica, concreta, priva di rischi, implementabile in pochi mesi, indipendente da qualunque visione del mondo e sistema di valori, trasversale.

Si tratta di un metodo per registrare ogni reddito senza tracciare in alcun modo le transazioni (eccetto quelle doverose per legge per altri motivi). Cioè non si tratta di eliminare o ridurre il contante, sostituendolo con carte di credito, bancomat e simili, tutti pagamenti tracciabili – cosa poco utile se limitata e che comporta pericoli inaccettabili se totale (anche senza esser delinquenti, solo dediti a comportamenti che non si desidera siano controllati o consapevoli del pericolo in termini di dittatura potenziale che è permettere di sapere a ditte e governi se, quanto e da quali medici o altro si va, piuttosto che se si comprano poesie di Brecht invece che di Bondi).
L’unico tracciamento possibile resta quello volontario, per avvalersi di detrazioni o aliquote particolari, che richiede l’apposita documentazione separata. Per evitare ogni evasione, infatti, basta registrare tutte le entrate prima che possano essere in qualunque modo spese o trasferite.
L’unico problema è quello dei soggetti e categorie che, a pagar tutte le tasse, sarebbero eccessivamente e sproporzionatamente gravati. Ma quest’evasione, per quanto vitale, per lo stesso motivo è minima parte di quella effettiva e basta abbassare la pressione fiscale in base alla capacità contributiva e alla progressività sancite per fortuna dalla costituzione.
Si può fare senza bisogno di sviluppare nuove reti o altro e, con le tecnologie in corso di diffusione, è assolutamente comoda, pratica, accessibile a tutti, con vantaggi collaterali da ogni punto di vista, dalla sicurezza all’ecologia.
Concretamente il modo più accattivante, sicuro e comodo è un’evoluzione del contante in formato elettronico da allocare su terminali come i moderni telefoni cellulari (meglio quelli dotati di tecnologia NFC, perfetta e in corso di rapida diffusione, in una versione che supporta pagamenti tipo carta di credito; ma che può essere usata perfino più agevolmente per quanto proposto) capaci di comunicare direttamente senza ricorrere alla rete: si carica e scarica il nuovo portafoglio quando si vuole prelevando il contante da un deposito con un messaggio. Poi dove e quando pare, lo si trasferisce a chi e quanto si vuole.
Il reddito non viene dedotto dalle singole transazioni ma dal fatto che il contante ricevuto, grazie ai metodi di crittografia che garantiscono l’affidabilità di ogni transizione sicura, non può essere in alcun modo trasferito, non può entrare nell’effettiva disponibilità di chi lo riceve, finché il ricevente non lo registra su un apposito portale.
Anche l’elusione (prodotti soggetti a maggior tassazione indiretta venduti come “allegati” ad altri a aliquota inferiore) diviene estremamente più contrastabile anche fermandosi a questo, ma ci sono molte diverse possibilità per renderla impossibile o troppo pericolosa. Ciò almeno finché restano le imposte indirette, non immediatamente eliminabili in ragione degli accordi internazionali, ma in questo modo destituite di ogni ragione d’essere se non quella, ottenibile altrimenti, di disincentivare o incentivare la diffusione di certi prodotti. Al di fuori dei confini nazionali può esserci ancora questo problema, ma anche quest’elusione può essere contrastata nel momento in cui si vogliono far rientrare senza sufficiente documentazione i soldi così sottratti al fisco italiano e/o straniero in contanti (la riuscita totale dipende dall’adozione di metodologie analoghe, in buona parte già implementate, per le transazioni bancarie).
Senza doverne limitarne la circolazione, diventa impossibile percepire redditi senza che vengano registrati in quanto tali, senza bisogno di controlli dedicati.
Il tutto si può fare in modo veloce ed economico: la rete c’è già; basta il tempo per reperire abbastanza apparecchi adeguati (quelli con cui hanno fatto le sperimentazioni vengono venduti oggi attorno ai 70 euro al dettaglio!), al massimo pochi mesi. Un esempio: chiunque deposita i vecchi contanti, dichiara di non averne più, riceve un buono per dotarsi d’un terminale con hardware e software adatti, volendo integra di tasca propria per uno pregiato… zero o pochi controlli sui primi, accertamenti a tappeto sugli ultimi, gli esercizi commerciali dotati preventivamente di apparecchiatura adeguata e ultimi a poter depositare vecchio contante, sempre meno di settimana in settimana. Anche ipotizzando la necessità di fornire 60 milioni di buoni d’acquisto da 50 euro, il costo per l’erario sarebbe di 3 miliardi, verosimilmente meno dell’un per cento di quanto si recupererebbe dall’emersione di ogni reddito sommerso. Non esistono investimenti onesti che offrano vantaggi comparabili.

Naturalmente non si risolvono tutti i problemi del Paese, la crisi nazionale e internazionale, ma si trova modo e tempo di cercare soluzioni senza finir male come accade, facendo giustizia mentre si contrasta enormemente, oltre al crimine, la corruzione e i fondi neri e garantendo il rispetto dei limiti imposti alla circolazione di contante.
Qualunque sia l’idea e l’intento di chiunque per affrontare i problemi politici e sociali, è senz’altro compatibile. A differenza di altre proposte è attuabile nell’immediato e, anzi, per molte delle più serie e valide in circolazione è condizione per passare dalla affermazione di principio a quella concreta, dandone le risorse. A differenza di altre, poi, non è un problema con i poteri forti mondiali: anche se si pensa che vi sia un disegno dietro alla crisi volto a impoverire e privare di diritti le classe medie mondiali e occidentali in particolare invece che sia solo un effetto collaterale dell’osmosi della globalizzazione capitalista - che può tendere, logicamente, a livellare i pochissimi ricchissimi su livelli assoluti e i tantissimi altri su livelli di povertà cinese non attuale, ma da Cina in recessione, se e finché ci sarà bisogno di forza lavoro - è innegabile che la finanza si muova necessariamente dietro alla trimestrale più conveniente, sia lo strumento di un complotto o una logica sistemica non cambia. Questa proposta, essendo l’unica possibilità di contenere il debito pubblico nostrano (eventualmente anche quello greco, non a caso l’altro paese con il record OCSE di evasione), pur facendo giustizia, in queste circostanze è persino conveniente per i poteri forti globali, se guadagnano più determinando le leggi che non rispettandole, non particolarmente bisognosi di ricorrere all’evasione – per loro concorrenza sleale – e con un rapporto costi/benefici assai positivo, visto l’ inevitabile avvitamento recessivo di un paese come il nostro e le sue conseguenze. Anche se si tratta di socializzare le perdite, i banchieri non possono auspicare la nazionalizzazione delle banche, finché è evitabile. Se poi non si pensa così male dei poteri forti, meno problemi ancora!
Diverso il discorso in Italia, dove mafie, politici, nullatenenti con lo yacht e via discorrendo non possono vedere di buon occhio la cosa. Ma è senz’altro verissimo che sono un’esigua minoranza, se non proprio l’1%, e che è conviene anche ai loro sottoposti, enormemente, come a tutti. Hanno una considerevole potenza di fuoco e repressiva ma da un lato viviamo ancora, almeno nominalmente e per un po’, in una “democrazia europea”, per cui non sono ipotizzabili repressioni comparabili a quelle che non hanno fermato tunisini e egiziani - che avevano più fame ma niente di altrettanto sensato per procurarsi il cibo da chiedere - dall’altro è inopinabile che dipendenti pubblici che pagano le tasse fino all’ultimo cent come carabinieri e poliziotti, già peraltro indignati e educati all’amor patrio e a detestare il crimine, si prestino a reprimere cittadini che lottano per qualcosa di giusto, l’unica possibilità concreta per salvare il Paese e offrire almeno un’ipotesi di futuro per i loro stessi figli, oltre che guadagni immediati per tutti, per difendere mafiosi, ladri e corrotti.

Per tutti questi motivi, una mobilitazione mirata per ottenere tale evoluzione del contante non è solo necessariamente giusta per chiunque abbia un minimo di dignità e capacità effettiva di intendere e di volere, ma può avere senz’altro successo, imponendo con mezzi pacifici e partecipati a qualunque governo che non voglia cadere di implementarla. La trasversalità è un valore aggiunto oggettivamente indipendente da qualunque posizione politica particolare, ma i vantaggi per singoli, associazioni e reti che per primi la sosterranno sono intrinseci, evidenti e, vista la difficoltà di far passare il concetto (lo propongo da molti anni: bastavano tessere ricaricabili come quelle delle videoteche d’una volta e simil-POS, ma oggi la tecnologia non richiede più sforzi di immaginazione né bisogno di implementare niente di nuovo, mentre convenienza e urgente necessità sono palesi, tanto da permettere di considerare l’ipotesi anche se non proviene da alcuna autorità), ho anche proposto che, singoli o realtà collettive, i primi e quanti più riescono – escluso l’ideatore – a far passare l’idea possano beneficiare di premi secondo criteri da far stabilire a chi lo vuole (sempre l’1% dei guadagni per il primo anno equivale a un “montepremi” superiore di oltre 200 volt eal jackpot più alto mai distribuito dal Superenalotto). Mi pare un incentivo utile e neanche sbagliato, visto che nessuno è tenuto a tenerseli per sé e che le realtà che potranno ricevere le fette maggiori avranno meriti oggettivi. Comunque è solo uno sprone ulteriore per chi non dovesse trovare nella propria dignità e capacità di ragionare stimoli sufficienti. La proposta non vale di meno per questo, che si può anche evitare – dipenderà dalla formulazione finale della proposta che deve naturalmente essere la più partecipata e condivisa possibile – e, anche senza, è giusto, fattibile, convenientissimo e indispensabile.
Sfido chiunque non lo pensi a trovare argomenti per negarlo (è una proposta precisa, tecnica, non metafisica né basata su presupposti ideologici, dunque il suo valore è dimostrabilmente reale o meno; offro anche 500 euro a chi dimostrasse che non lo è), invito chiunque abbia dei dubbi a approfondire o a chiedere e chiedo a chiunque capisca di fare propria questa proposta per quella che è e di adoperarsi per il proprio bene e quello comune.
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Messaggio  sheena Mar Nov 08, 2011 8:49 pm

ste', questa lettera e' di nuovo troppo dispersiva, secondo me. passi dal valore tecnico a quello politico passando attraverso il sociale. troppa carne al fuoco e pochi saranno disposti a leggere tutto: se prendo come esempio i due interventi/proposte che hai linkato, ad esempio, li trovo snelli, facilmente comprensibili da chiunque (anche da chi, come me, non ci capisce nulla di economia e politica) e ben organizzati per punti, in modo da focalizzare l'attenzione sul concetto fondamentale: tagli agli sprechi, semplice ed efficace su una delle due... piuttosto che: coesistenza di piu' monete, sovranita' degli stati nell'altra lettera/proposta. ho letto una sola volta e queste cose, non solo mi sono state subito chiare, ma le ricordo! e credo debba essere questo il nostro obiettivo adesso (focalizzare l'attenzione sull'aspetto tecnico e trasversale, per esempio?)

in ogni caso, appoggio l'idea e mi pare sia un buon mezzo per trovare uno spazio piu' ampio rispetto a quelli che siamo adesso. se decidessi di presentarla cosi' com'e', io ci sono. se volessi provare a tagliare un po' la parte "giustizialista" (che pure giustamente ci sta tutta, ma mi pare distragga troppo dal succo), mi piacerebbe ancora di piu'.

aspetto altri commenti per capire almeno se sono soltanto io a vederla cosi' Razz
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Messaggio  efraim Mer Nov 09, 2011 9:56 am

sheena ha scritto:ste', questa lettera e' di nuovo troppo dispersiva, secondo me. passi dal valore tecnico a quello politico passando attraverso il sociale. troppa carne al fuoco e pochi saranno disposti a leggere tutto: se prendo come esempio i due interventi/proposte che hai linkato, ad esempio, li trovo snelli, facilmente comprensibili da chiunque (anche da chi, come me, non ci capisce nulla di economia e politica) e ben organizzati per punti, in modo da focalizzare l'attenzione sul concetto fondamentale: tagli agli sprechi, semplice ed efficace su una delle due... piuttosto che: coesistenza di piu' monete, sovranita' degli stati nell'altra lettera/proposta. ho letto una sola volta e queste cose, non solo mi sono state subito chiare, ma le ricordo! e credo debba essere questo il nostro obiettivo adesso (focalizzare l'attenzione sull'aspetto tecnico e trasversale, per esempio?)

in ogni caso, appoggio l'idea e mi pare sia un buon mezzo per trovare uno spazio piu' ampio rispetto a quelli che siamo adesso. se decidessi di presentarla cosi' com'e', io ci sono. se volessi provare a tagliare un po' la parte "giustizialista" (che pure giustamente ci sta tutta, ma mi pare distragga troppo dal succo), mi piacerebbe ancora di piu'.

aspetto altri commenti per capire almeno se sono soltanto io a vederla cosi' Razz

Ok, provo a modificarla: in effetti il target qui è un po' diverso, ma l'idea è sempre quella di arrivare al pubblico, dunque hai ragione. Solo che bisogna trovare il modo di dire tutto. A presto per le modifiche. Certo che non sono proprio adatto a parlare in modo chiaro e punteggiato, faccio una prova (ma è proprio un modo di violentare la ragione, addirittura, per come penso io) ma se qualcuno poi corregge è meglio.
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Messaggio  isaluna Mer Nov 09, 2011 11:06 am

Ho fatto una prova anch'io. In effetti è parecchio lunga e le numerosi parti tra parentesi, se hanno il pregio di precisare meglio, finiscono per nuocere alla comprensione generale. Poi non capivo bene se proponi di presentarla a livello personale o come gruppo, perchè all'inizio si parla come noi ("una proposta innovativa che stiamo avanzando") e alla fine come io ("lo propongo da molti anni", "mi pare"...), così ho tolto le varie parti in prima persona singolare.
Insomma, propongo la mia versione sforbiciata, che non dirà tutto, è vero, ma chiarimenti ed approfondimenti posson sempre venire dopo; adesso non è importante dire tutto, ma essere altamente leggibili (forse).
Ho messo tra parentesi quadra altre parti che si possono secondo me tagliare ulteriormente (perdonamiiii, lo so, lo so, sono superficiale, ma la presenza di sheena mi conforta Very Happy )
Ecco qua:

Cari [...]
Stiamo avanzando una proposta innovativa per recuperare centinaia di miliardi all’anno di evasione fiscale, inclusa quella mafiosa e criminale.
La convenienza è evidentemente enorme per la stragrande maggioranza della popolazione, inclusi i piccoli e medi evasori, date la composizione dell’evasione e la possibilità di abbassare davvero le tasse per chi ne paga o pagherebbe troppe.
La necessità è evidente e assoluta: non farlo sarebbe drammatico.
Le circostanze storiche sono favorevoli e la natura della proposta è tecnica, concreta, priva di rischi, implementabile in pochi mesi, indipendente da qualunque visione del mondo e sistema di valori, trasversale.

Si tratta di un metodo per registrare ogni reddito senza tracciare in alcun modo le transazioni, eccetto quelle doverose per legge per altri motivi. Non si tratta di eliminare o ridurre il contante, sostituendolo con carte di credito, bancomat e simili, tutti pagamenti tracciabili – cosa poco utile se limitata e che comporta pericoli inaccettabili se totale.
Per evitare ogni evasione, basta registrare tutte le entrate prima che possano essere in qualunque modo spese o trasferite.
L’unico problema è quello dei soggetti e categorie che, a pagar tutte le tasse, sarebbero eccessivamente e sproporzionatamente gravati. Ma quest’evasione, per quanto vitale, per lo stesso motivo è minima parte di quella effettiva e basta abbassare la pressione fiscale in base alla capacità contributiva e alla progressività sancite per fortuna dalla costituzione.
Si può fare senza bisogno di sviluppare nuove reti o altro e, con le tecnologie in corso di diffusione, è assolutamente comoda, pratica, accessibile a tutti, con vantaggi collaterali da ogni punto di vista, dalla sicurezza all’ecologia.
Concretamente, il modo più accattivante, sicuro e comodo è un’evoluzione del contante in formato elettronico da allocare su terminali come i moderni telefoni cellulari (meglio quelli dotati di tecnologia NFC, perfetta e in corso di rapida diffusione, in una versione che supporta pagamenti tipo carta di credito), capaci di comunicare direttamente senza ricorrere alla rete: si carica e scarica il nuovo portafoglio quando si vuole, prelevando il contante da un deposito con un messaggio. Poi dove e quando pare, lo si trasferisce a chi e quanto si vuole.
Il reddito non viene dedotto dalle singole transazioni ma dal fatto che il contante ricevuto, grazie ai metodi di crittografia che garantiscono l’affidabilità di ogni transizione sicura, non può essere in alcun modo trasferito, non può entrare nell’effettiva disponibilità di chi lo riceve, finché il ricevente non lo registra su un apposito portale.
Anche l’elusione (prodotti soggetti a maggior tassazione indiretta venduti come “allegati” ad altri a aliquota inferiore) diviene estremamente più contrastabile anche fermandosi a questo, ma ci sono molte diverse possibilità per renderla impossibile o troppo pericolosa. Ciò almeno finché restano le imposte indirette, non immediatamente eliminabili in ragione degli accordi internazionali, ma in questo modo destituite di ogni ragione d’essere se non quella, ottenibile altrimenti, di disincentivare o incentivare la diffusione di certi prodotti. Al di fuori dei confini nazionali può esserci ancora questo problema, ma anche quest’elusione può essere contrastata nel momento in cui si vogliono far rientrare senza sufficiente documentazione i soldi così sottratti al fisco italiano e/o straniero in contanti.
Senza doverne limitarne la circolazione, diventa impossibile percepire redditi senza che vengano registrati in quanto tali, senza bisogno di controlli dedicati.
Il tutto si può fare in modo veloce ed economico: la rete c’è già; basta il tempo per reperire abbastanza apparecchi adeguati (quelli con cui hanno fatto le sperimentazioni vengono venduti oggi attorno ai 70 euro al dettaglio), al massimo pochi mesi. Un esempio: chiunque deposita i vecchi contanti, dichiara di non averne più, riceve un buono per dotarsi d’un terminale con hardware e software adatti, volendo integra di tasca propria per uno pregiato. Zero o pochi controlli sui primi, accertamenti a tappeto sugli ultimi; gli esercizi commerciali dotati preventivamente di apparecchiatura adeguata e ultimi a poter depositare vecchio contante, sempre meno di settimana in settimana. Anche ipotizzando la necessità di fornire 60 milioni di buoni d’acquisto da 50 euro, il costo per l’erario sarebbe di 3 miliardi, verosimilmente meno dell’un per cento di quanto si recupererebbe dall’emersione di ogni reddito sommerso. Non esistono investimenti onesti che offrano vantaggi comparabili.

Naturalmente non si risolvono così tutti i problemi del Paese, la crisi nazionale e internazionale, ma si trova modo e tempo di cercare soluzioni senza finir male come accade, facendo giustizia, contrastando enormemente, oltre al crimine, la corruzione e i fondi neri e garantendo il rispetto dei limiti imposti alla circolazione di contante.
Qualunque sia l’idea e l’intento di chiunque per affrontare i problemi politici e sociali, è senz’altro compatibile.

[A differenza di altre proposte è attuabile nell’immediato e, anzi, per molte delle più serie e valide in circolazione è condizione per passare dalla affermazione di principio a quella concreta, dandone le risorse.
A differenza di altre, poi, non costituisce un problema con i poteri forti mondiali: anche se si pensa che vi sia un disegno dietro alla crisi volto a impoverire e privare di diritti le classe medie mondiali e occidentali, in particolare che sia solo un effetto collaterale dell’osmosi della globalizzazione capitalista, è innegabile che la finanza si muova necessariamente dietro alla trimestrale più conveniente, sia lo strumento di un complotto o una logica sistemica non cambia.
Questa proposta, essendo l’unica possibilità di contenere il debito pubblico nostrano, pur facendo giustizia, in queste circostanze è persino conveniente per i poteri forti globali, se guadagnano più determinando le leggi che non rispettandole, non particolarmente bisognosi di ricorrere all’evasione – per loro concorrenza sleale – e con un rapporto costi/benefici assai positivo, visto l’inevitabile avvitamento recessivo di un paese come il nostro e le sue conseguenze. Anche se si tratta di socializzare le perdite, i banchieri non possono auspicare la nazionalizzazione delle banche, finché è evitabile. Se poi non si pensa così male dei poteri forti, meno problemi ancora!
Diverso il discorso in Italia, dove mafie, politici, nullatenenti con lo yacht e via discorrendo non possono vedere di buon occhio la cosa. Ma è senz’altro verissimo che sono un’esigua minoranza, se non proprio l’1%, e che conviene anche ai loro sottoposti, enormemente, come a tutti. Hanno una considerevole potenza di fuoco e repressiva ma da un lato viviamo ancora, almeno nominalmente e per un po’, in una “democrazia europea”, per cui non sono ipotizzabili repressioni comparabili a quelle che non hanno fermato tunisini e egiziani - che avevano più fame ma niente di altrettanto sensato per procurarsi il cibo da chiedere - dall’altro è inopinabile che dipendenti pubblici che pagano le tasse fino all’ultimo cent come carabinieri e poliziotti, già peraltro indignati e educati all’amor patrio e a detestare il crimine, si prestino a reprimere cittadini che lottano per qualcosa di giusto, l’unica possibilità concreta per salvare il Paese e offrire almeno un’ipotesi di futuro per i loro stessi figli, oltre che guadagni immediati per tutti, per difendere mafiosi, ladri e corrotti.]

Per tutti questi motivi, una mobilitazione mirata per ottenere tale evoluzione del contante non è solo necessariamente giusta per chiunque abbia un minimo di dignità e capacità effettiva di intendere e di volere, ma può avere senz’altro successo, imponendo con mezzi pacifici e partecipati a qualunque governo che non voglia cadere di implementarla.
[La trasversalità è un valore aggiunto oggettivamente indipendente da qualunque posizione politica particolare, ma i vantaggi per singoli, associazioni e reti che per primi la sosterranno sono intrinseci ed evidenti. Vista la difficoltà di far passare il concetto, esiste anche la possibilità che singoli o realtà collettive, i primi e quanti più riescono a far passare l’idea, possano beneficiare di premi secondo criteri da far stabilire a chi lo vuole (sempre l’1% dei guadagni per il primo anno equivale a un “montepremi” superiore di oltre 200 volte al jackpot più alto mai distribuito dal Superenalotto). Potrebbe essere un incentivo utile e neanche sbagliato, visto che nessuno è tenuto a tenerseli per sé e che le realtà che potranno ricevere le fette maggiori avranno meriti oggettivi. Sarebbe comunque solo uno sprone ulteriore per chi non dovesse trovare nella propria dignità e capacità di ragionare stimoli sufficienti.]
Invitiamo chiunque abbia dei dubbi ad approfondire o a chiedere e chiunque capisca a fare propria questa proposta per quella che è e ad adoperarsi per il proprio bene e quello comune.



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Messaggio  efraim Mer Nov 09, 2011 11:19 am

sto facendo una rielaborazione molto più concisa e "puntualizzata". Ma con una struttura diversa. Appena finita la posto e confrontiamo, ok?
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Messaggio  isaluna Mer Nov 09, 2011 11:34 am

colgo l'occasione anche per chiedere, anche se forse non è questo il contesto (ditemi dove posso chiedere a tutti meglio, nel caso):
quella proposta del premio di 500 euro a chi confuta la condividiamo tutti? io mica tanto... vorrei sapere cosa ne pensano gli altri

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Messaggio  efraim Mer Nov 09, 2011 1:06 pm

Ho aggiunto molti contenuti, l'ho messa in modo sempliciotto e ho dimezzato gli spazi:

[...] un metodo per recuperare tutta l’evasione fiscale senza tracciare affatto le singole transazioni inclusa quella criminale, centinaia di miliardi all’anno.
• Non si legalizza il crimine, anzi, diventa molto più facile contrastarlo: pagando le imposte su ogni reddito comunque percepito, è molto più difficile celare la provenienza di quelli consistenti.
• È giusto da qualunque punto di vista per cui la legge deve essere uguale per tutti. La convenienza è evidentemente enorme per la stragrande maggioranza della popolazione, inclusi i piccoli e medi evasori, date la composizione dell’evasione e la ovvia possibilità di abbassare davvero le tasse per chi ne paga o pagherebbe troppe, necessaria anche, fortunatamente, per i principi costituzionali di capacità contributiva e progressività.
• È evidentemente necessario e urgente, in queste circostanze storiche: non ci sono altri modi di evitare una spirale recessiva; non c’è modo di non pagare il debito senza che prima crolli il sistema capitalistico mondiale e non c’è altro modo per non farlo pagare ai tartassati, troppo oberati per reggere, se non questo: farlo pagare ai grossi ladri. Data l’entità dell’evasione, del sommerso e dell’economia criminale, si recuperano molte volte il necessario e si trovano risorse enormi.
• È facile creare una mobilitazione capace di imporlo a qualunque governo: a differenza di tutte le altre cose giuste, questa non contrasta gli interessi dei poteri forti internazionali, che possono guadagnarci tantissimo in rapporto ai mancati guadagni ed è una proposta tecnica puntuale, concreta, priva di rischi, implementabile in pochi mesi, indipendente da qualunque ideologia visione del mondo e sistema di valori: trasversale. Collusi e corrotti nazionali si opporranno, ma abbiamo meno difficoltà di tunisini o egiziani e, se abbiamo meno fame, abbiamo più da perdere e più speranze a ottenerla, mentre non è ipotizzabile che dipendenti pubblici non evasori e senza simpatia per mafiosi e delinquenti, si prestino a reprimere cittadini pacifici che offrono l’unica speranza concreta di una possibilità di futuro a loro e ai loro figli.

La proposta

Si tratta di un’evoluzione del contante, non della sua sostituzione con carte di credito, bancomat e simili e altri pagamenti tracciabili, poco utile se limitata e che comporta pericoli inaccettabili se totale.
L’unico tracciamento residuo al di sotto dei limiti di legge resta quello volontario, per avvalersi di detrazioni o aliquote particolari, che richiede l’apposita documentazione separata. Per evitare ogni evasione, infatti, basta registrare tutte le entrate prima che possano essere in qualunque modo spese o trasferite.
Il modo oggi più comodo, accattivante e sicuro è sviluppare il contante in un formato elettronico da allocare sui moderni telefoni cellulari (meglio quelli dotati di tecnologia NFC, perfetta e in corso di rapida diffusione, anche se finora solo per pagamenti tracciabili) capaci di comunicare direttamente senza ricorrere alla rete: ovunque ci sia rete si preleva il contante con un messaggio e lo si carica sul “nuovo portafoglio” quando si vuole. Poi dove e quando pare (anche dove non c’è campo), lo si trasferisce a chi e quanto si vuole. Quando si vuole si scarica il contante non speso e quello ricevuto.
Il reddito viene dedotto solo dal fatto che il contante, uscendo dal dispositivo pagante, perde la sua spendibilità. È come strappare uno scontrino alla consumazione e non c’è modo di fare trucchi, grazie ai metodi di crittografia che garantiscono l’affidabilità di ogni transizione sicura, non può essere in alcun modo trasferito, non può entrare nell’effettiva disponibilità di chi lo riceve, finché il ricevente non lo registra su un apposito portale, dove riceve una nuova spendibilità.
I bambini possono ricevere denaro dai genitori su periferiche, in pratica tessere ricaricabili per piccole somme; prestiti e donazioni non soggette a tassazione possono essere segnalati come le transazioni soggette ad aliquote particolari e le spese detraibili. In questo modo diventa anche praticamente impossibile l’elusione dell’IVA, unica possibilità residua di evasione nel Paese, nella misura stessa in cui si mantiene la tracciabilità per ogni vendita con IVA ridotta (senza contare che in questo modo è possibile, oltre che giusto, azzerare le imposte indirette pur con tutte le distinzioni che sarebbe il caso di fare). Al di fuori dei confini nazionali può esserci ancora il problema dell’elusione, ma può essere contrastata nel momento in cui si vogliono far rientrare, in contanti come ora, senza sufficiente documentazione i soldi così sottratti al fisco italiano e/o straniero (la riuscita totale dipende dall’adozione di metodologie analoghe, in buona parte già implementate, per le transazioni bancarie). Nessun problema coi turisti, anzi, e molti vantaggi da ogni punto di vista, dalla sicurezza anche rispetto alla piccola criminalità, all’ecologia e alla riduzione di burocrazia e sprechi!
Non c’è bisogno di sviluppare nuove reti o altro e, con le tecnologie in corso di diffusione, è assolutamente comoda, pratica, accessibile a tutti, con vantaggi collaterali da ogni punto di vista, dalla sicurezza all’ecologia. Basta il tempo per reperire abbastanza apparecchi adeguati.

Un esempio di implementazione: costretto qualunque governo, chiunque deposita i vecchi contanti, dichiara di non averne più, riceve un buono per dotarsi d’un terminale adatto, volendo integra di tasca propria per uno migliore… zero o pochi controlli sui primi, accertamenti a tappeto sugli ultimi, gli esercizi commerciali dotati preventivamente di apparecchiatura adeguata e ultimi a poter depositare vecchio contante, sempre meno di settimana in settimana. Bastano pochi mesi. Anche ipotizzando di fornire 60 milioni di buoni d’acquisto da 50 euro(quelli con cui hanno fatto le sperimentazioni son già venduti sui 70 euro al dettaglio!), il costo per l’erario sarebbe di 3 miliardi, verosimilmente meno dell’un per cento di quanto si recupererebbe dall’emersione di ogni reddito sommerso. Non esistono investimenti onesti che offrano vantaggi comparabili.

Non si risolvono tutti i problemi del Paese, ma si trova modo e tempo di cercare soluzioni senza finir male come sta accadendo; si fa giustizia mentre si contrasta enormemente, oltre al crimine, la corruzione, si impediscono i fondi neri e si garantisce il rispetto dei limiti imposti alla circolazione di contante.
Sfidiamo chiunque a trovare argomenti per negarlo (è una proposta precisa, tecnica, non metafisica né basata su presupposti ideologici, dunque il suo valore è dimostrabile o meno: c’è un premio per chi dimostra di no).
Invitiamo chiunque abbia dei dubbi a approfondire o a chiedere.
Chiediamo a chi capisce di fare propria questa proposta per quella che è e di adoperarsi per il proprio bene e quello comune.
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Messaggio  Kaguya Dom Nov 13, 2011 1:22 pm

isaluna ha scritto:colgo l'occasione anche per chiedere, anche se forse non è questo il contesto (ditemi dove posso chiedere a tutti meglio, nel caso):
quella proposta del premio di 500 euro a chi confuta la condividiamo tutti? io mica tanto... vorrei sapere cosa ne pensano gli altri

Io nemmeno. Visto che non è una cosa che riguarda più solo Stefano ma tutti, penso che dovremmo tutti contribuire al "premio", e personalmente non mi va; preferirei usare quei soldi anche nell'ambito di questa proposta, ma per altri scopi.

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Messaggio  Kaguya Dom Nov 13, 2011 1:29 pm

efraim ha scritto:Ho aggiunto molti contenuti, l'ho messa in modo sempliciotto e ho dimezzato gli spazi:

[...]

Non ho letto le versioni precedenti, ma quest'ultima mi piace.

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Messaggio  efraim Dom Nov 13, 2011 1:52 pm

Kaguya ha scritto:
isaluna ha scritto:colgo l'occasione anche per chiedere, anche se forse non è questo il contesto (ditemi dove posso chiedere a tutti meglio, nel caso):
quella proposta del premio di 500 euro a chi confuta la condividiamo tutti? io mica tanto... vorrei sapere cosa ne pensano gli altri

Io nemmeno. Visto che non è una cosa che riguarda più solo Stefano ma tutti, penso che dovremmo tutti contribuire al "premio", e personalmente non mi va; preferirei usare quei soldi anche nell'ambito di questa proposta, ma per altri scopi.
vedete voi: quella è un'offerta mia, comunque, che potete al limite accrescere. Nel caso che qualcuno confutasse, del resto, gli sarei enormemente grato e, fosse per me, gli darei anche di più, visto quanto ci investo in ogni senso in questa proposta, che eviterei se qualcuno mi spiegasse che non funziona.
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Messaggio  Kaguya Dom Nov 13, 2011 7:59 pm

efraim ha scritto:
Kaguya ha scritto:
isaluna ha scritto:colgo l'occasione anche per chiedere, anche se forse non è questo il contesto (ditemi dove posso chiedere a tutti meglio, nel caso):
quella proposta del premio di 500 euro a chi confuta la condividiamo tutti? io mica tanto... vorrei sapere cosa ne pensano gli altri

Io nemmeno. Visto che non è una cosa che riguarda più solo Stefano ma tutti, penso che dovremmo tutti contribuire al "premio", e personalmente non mi va; preferirei usare quei soldi anche nell'ambito di questa proposta, ma per altri scopi.
vedete voi: quella è un'offerta mia, comunque, che potete al limite accrescere. Nel caso che qualcuno confutasse, del resto, gli sarei enormemente grato e, fosse per me, gli darei anche di più, visto quanto ci investo in ogni senso in questa proposta, che eviterei se qualcuno mi spiegasse che non funziona.

Se resta una cosa tua ovviamente non c'è problema Smile

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